IMPIANTI DI COGENERAZIONE

I Certificati Verdi sono titoli annuali emessi dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che attestano la produzione di una certa quantità di energia da fonti rinnovabili. Per legge, i produttori e gli importatori di energia sono obbligati a produrre una percentuale della loro energia da fonti rinnovabili, oppure devono acquistare Certificati Verdi da altri produttori che soddisfano tale requisito.

Gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento (CAR), in virtù della loro elevata efficienza energetica e del contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra, sono esentati dall’obbligo di acquisto dei Certificati Verdi. Questa esenzione comporta un notevole vantaggio economico per chi investe in impianti di cogenerazione, in quanto elimina la necessità di acquistare questi titoli, riducendo i costi operativi e promuovendo al contempo l’efficienza energetica e la sostenibilità.

Gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento beneficiano di una defiscalizzazione del combustibile utilizzato per la produzione di energia elettrica. Questo significa che viene applicata un’accisa ridotta sull’intero quantitativo di combustibile necessario per alimentare il sistema di cogenerazione.

Questo incentivo fiscale è stato introdotto per incoraggiare l’adozione di tecnologie energetiche più efficienti e sostenibili, come la cogenerazione. Grazie a questa riduzione dell’accisa, i costi operativi degli impianti di cogenerazione risultano notevolmente inferiori rispetto a quelli delle soluzioni energetiche tradizionali, offrendo alle aziende un ulteriore strumento di risparmio economico, oltre che ambientale.

Il meccanismo di scambio sul posto è un sistema che consente ai produttori di energia con impianti fino a 200kW di compensare l’energia immessa in rete con quella prelevata in momenti diversi. Tradizionalmente, l’energia venduta alla rete elettrica ha un valore di circa 0,08 €/kWh, mentre quella acquistata dalla rete ha un costo di circa 0,15 €/kWh. Questa differenza penalizza il produttore, che si trova a pagare di più per l’energia prelevata rispetto a quanto ricava dalla vendita dell’energia prodotta.

Con lo scambio sul posto, però, la rete elettrica funge da una sorta di “serbatoio virtuale”, in cui l’energia prodotta in eccesso viene immessa e poi riutilizzata in un secondo momento, secondo le necessità dell’azienda. Alla fine dell’anno, un conguaglio annuale stabilisce i crediti maturati, permettendo al produttore di valorizzare meglio l’energia prodotta rispetto ai meccanismi tradizionali basati su un calcolo orario.

Questo sistema rende lo scambio sul posto particolarmente vantaggioso per le aziende, che possono bilanciare la produzione e il consumo energetico senza dover acquistare energia a costi superiori, migliorando così il rendimento economico degli impianti di cogenerazione.

I Certificati Bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono un incentivo volto a promuovere interventi che migliorano l’efficienza energetica. A differenza dei Certificati Verdi, che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili, i Certificati Bianchi rappresentano il risparmio di tonnellate equivalenti di petrolio (TEP), grazie a interventi che riducono il consumo energetico.

Gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento sono tra i maggiori beneficiari di questi incentivi, poiché ottimizzano l’uso del combustibile e riducono le perdite energetiche. Il sistema italiano obbliga i produttori di energia a conseguire un determinato numero di Certificati Bianchi, o ad acquistarli sul mercato se non raggiungono i requisiti. Installare un impianto di cogenerazione ad alto rendimento permette di ottenere Certificati Bianchi in modo automatico, generando così ulteriori vantaggi economici per le aziende che adottano questa tecnologia.